Ornarsi alla greca, ornarsi all’etrusca. Le oreficerie in Campania tra tardo arcaismo e primo ellenismo
Alessandra Coen
Le oreficerie, generalmente considerate solo per il loro valore estetico e ornamentale, possono invece
contribuire a ricostruire spostamenti di persone, artigiani e diffusione di mode e anche rivelare scelte specifiche e ben meditate di autorappresentazione. L’analisi delle evidenze archeologiche e iconografiche
restituite dai centri campani offre in tal senso numerosi spunti di riflessione: la predilezione per certi ornamenti sembra anche qui, come altrove, rispecchiare scelte di identificazione culturale, usanze locali che si manifestano soprattutto nella sfera femminile. In questo senso non appare dunque banale l’individuazione delle tipologie di ornamenti che rimandano al mondo greco, etrusco o agli ambiti locali.
The jewellery, generally considered only for its aesthetic and ornamental value, can instead be useful
to reconstruct the movements of people, artisans, and the diffusion of fashions and also to reveal specific choices of self-representation. The analysis of the archaeological and iconographic evidences given by the Campanian centres offers, in this regard, several points of reflection: the predilection for certain ornaments also here, as elsewhere, seems to reflect choices of cultural identification, local customs, that are manifested especially in the female sphere. Therefore it’s important to identify the types of ornaments referring to the Greek, Etruscan or local world.