Packaging e salsamenta: le Dressel 21-22 dalla Bottega del garum (I 12, 8) a Pompei

Luana Toniolo

La Bottega del garum a Pompei (I 12, 8) ha conservato nell’angolo nord del cortile 13 una pila di 81 anfore capovolte, con l’orlo inserito sul puntale dell’anfora sottostante e in attesa di essere riutilizzate, che costituiscono una testimonianza eccezionale per lo studio della circolazione e della produzione di salsamenta. Le anfore della pila sono infatti tutte Dressel 21-22, un tipo anforico che solo recentemente è stato oggetto di studi da parte di E. Botte che ne ha ridefinito sia il contenuto che gli aspetti morfologici. Lo studio di queste anfore ha ampliato quanto finora noto sia per l’ambito della produzione che delle varianti morfologiche; la maggioranza sono di produzione calabrese (85,2%), seguite da produzioni tirreniche (8,6%) e infine della Sicilia occidentale (4,9%). L’elevata presenza di produzioni calabresi, prima poco “visibili” nella rete commerciale della città, ha spinto ad identificare le rotte tramite cui questi prodotti, così come quelli siciliani, raggiungevano Puteoli e da lì Pompei. La Bottega si pone quindi come un centro di trasformazione dei prodotti ittici di media grandezza all’interno di un sistema di produzione che doveva essere di dimensioni nettamente maggiori, e i cui maggiori impianti sono ancora da localizzare.

The Garum shop in Pompeii (I 12, 8) presents in the northern corner of the yard 13 a pile of 81 amphoras turned upside down, with the rim on the spike of the amphora below. They were likely awaiting to be reused and represent an extraordinary opportunity for the study of the circulation and production of salsamenta. The amphoras of the pile are Dressel 21-22, a type that has recently been studied by E. Botte, who analyzed the content and the morphological variations. The study of the amphoras of the pile has increased what is actually known about morphology as well as production; the largest amount is made of Calabrian productions (85,2%), followed by Tyrrhenian (8,6%) and by western Sicilian ones (4,9%). The high quantity of Calabrian productions, that were before scarcely attested in the city trade, has led to analyze the routes followed by these Dressel 21-22, and also the ones from Sicily, to Puteoli and Pompeii. The Garum shop could therefore be considered as a center of fish processing industry of medium level within a system of production that should have been bigger and more complex, even if the major centres are still to be localized.

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