Nuove corrispondenze tra il PHerc. 1485 e il PHerc. 1005/862 (Filodemo, Contro coloro che si definiscono lettori dei libri dei Maestri)
Gianluca Del Mastro Questo articolo presenta nuove corrispondenze testuali tra il PHerc. 1485 e il PHerc. 1005/862. I due papiri conservano la copia provvisoria e la stesura definitiva di un trattato di Filodemo Contro coloro che si definiscono lettori dei libri dei Maestri. La lettura incrociata dei due papiri consente di chiarire e migliorare il…
Tullius se non intellegere confitetur. Cicerone traduttore secondo San Girolamo
Carlo Delle Donne Questa breve nota prende in esame un’affermazione di Girolamo (Tullius se non intellegere confitetur), contenuta nel Commento a Isaia (p. 493 Vall.), e riferita al Timeo platonico. Poiché non vi è traccia di un simile giudizio nelle opere ciceroniane, viene avanzata e argomentata l’ipotesi secondo la quale tale ammissione fosse contenuta nel…
L’uso di ἐτεός in Omero e Apollonio Rodio
Yasmine Granitto Il termine ἐτεός appartiene all’unica famiglia lessicale della lingua greca indicante il vero in forma positiva e non come negazione del falso. Utilizzato ricorrentemente in Omero, soprattutto all’interno della clausola ipotetica εἰ ἐτεόν, negli autori successivi il termine registra una frequenza progressivamente minore, in quanto sostituito da altri termini indicanti la verità. Dopo…
P.Amh. II 190 + P.Berl.Sarisch. 9. Frammenti di un codice del Pastore di Erma a New York e a Berlino
Donato Marazzi Nell’articolo è proposto il ricongiungimento dei due papiri in epigrafe sulla base di osservazioni codicologiche e paleografiche. The article proposes to join the two cited papyri on codicological and palaeographic grounds. Scarica l’articolo completo – download pdf
Una testimonianza inedita di Carlo Maria Rosini sul soggiorno napoletano di Humphry Davy
Mariacristina Fimiani Il lavoro presenta una lettera inedita ritrovata nell’archivio di Giustino Quadrari, recentemente acquisito dal Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi ‘Marcello Gigante’ e custodito a Napoli. Nella lettera Carlo Maria Rosini, Vescovo di Pozzuoli e Soprintendente dell’Officina dei Papiri, discute della proposta di Humphry Davy (chimico inglese che tra il 1819…
L’epigramma per il fanciullo Aristone in un ipogeo funerario di Neapolis (IG XIV 769 = GVI 1883)
Francesco Rigido L’articolo analizza la stele funeraria dedicata al piccolo Aristone, proveniente da una delle tombe ipogee d’età ellenistica della città di Napoli. L’epigramma su di essa inciso (IG XIV 769 = GVI 1883), databile al I secolo d.C., suscita particolare interesse per l’originalità e la suggestività con cui rielabora il comune motivo della mors…
Osservazioni su Soph. fr. 808 R.2 in Libanio, Or. 64, 46-47
Valentina Caruso Nell’or. 64, 46-47 Libanio confuta l’accusa di immoralità rivolta ai danzatori riaffermando un antico concetto filosofico e letterario: la φύσις umana è immutabile e, quindi, se è buona non può essere corrotta dall’esercizio di una τέχνη. Per dimostrare ciò, cita alcune celebri sententiae di antichi poeti: Pind. Ol. 9, 100; Eur. Or. 126-127…
Aspetti morfo-sintattici del Ratto di Elena di Colluto
Gianluca Buonpane L’articolo focalizza taluni aspetti della lingua del Ratto di Elena di Colluto alla luce di un confronto con la grammatica di Nonno di Panopoli compendiata nei mirabili Prolegomena dell’edizione delle Dionisiache di R. Keydell. The article focuses on certain aspects of Colluthus’ The Abduction of Helen language in the light of a comparison…
Aspetti e figure della filologia tacitiana nell’Olanda del Seicento
Gennaro Celato Nell’Olanda del Seicento, l’edizione tacitiana di Giusto Lipsio (1547-1606) diede impulso a un’intensa attività critico-esegetica sull’opera di Tacito, che costituì un’ulteriore stratificazione degli studi sullo storico romano. Tra i maggiori interpreti di Tacito nel contesto nederlandese del Seicento figurano Johannes Fredericus (1611-1671) e Jacobus Gronovius (1645-1716), Nicolaus Heinsius (1620-1681) e Theodor Ryckius (1640-1690).…
Due protagonisti degli studi classici in Italia tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo: il carteggio Puntoni – Piccolomini
Elisa Di Pietro Il contributo presenta il carteggio inedito tra due insigni rappresentanti dell’antichistica italiana a cavallo tra XIX e XX sec., Enea Piccolomini e Vittorio Puntoni. Lo scambio epistolare, intercorso tra il 1880 ed il 1892, testimonia il sodalizio scientifico e umano tra questi due studiosi, convinti fautori di un rinnovamento degli studi classici…