Editoriale Polygraphia #1

Maria Luisa Chirico

Polygraphia nasce dalle discussioni scientifiche avviate dal Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania in un ormai lungo percorso di formazione e ricerca. Le vie seguite sono state innumerevoli, diversificate per approcci, temi e luoghi. I diversi settori scientifico disciplinari hanno composto reti di saperi che, nonostante le diversità, hanno saputo trovare nodi di relazioni e scambi di competenze arricchendo la ricerca e proiettandola in uno spazio pluridisciplinare: è il valore di un Dipartimento in apparenza giovane, anche se ormai non più tale, presente in un territorio ricchissimo di testimonianze e di tradizioni di studio, dinamico per proposte di ricerca, elementi che hanno contribuito a conferirgli in questi anni il titolo di eccellenza nelle valutazioni ministeriali, un’eccellenza che ci piacerebbe poter considerare soprattutto di dialogo e integrazione.
Il nome, Polygraphia, vuole richiamare dunque le tante diversità di scritture possibili e contemporaneamente la circolazione dei contenuti, i rapidi passaggi di scala e prospettive da una lingua scientifica all’altra, da un settore all’altro, uno spazio di discussione aperto, un luogo virtuale messo a disposizione di quanti sono entrati o entreranno in contatto con le nostre ricerche o con i temi affrontati nel rapporto fecondo con il territorio, locale, mediterraneo
o internazionale.
La Rivista si articola in tre settori principali (Archeologia, Storia dell’Arte, Storia dell’Architettura; Studi Filologico-Letterari e Linguistici; Studi Geografici e Storici) cui si aggiungono due sezioni dedicate alla edizione di cicli di seminari e convegni (Atti di Seminari e Convegni) e alla presentazione di ricerche giovani o condotte da giovani (Notizie di ricerca).
Le sezioni, che saranno aperte in rapporto ai contributi pervenuti, compongono un ordine tematico che invitiamo volentieri a infrangere nello sforzo di collegare apporti e metodologie da settori diversi, suggerendo sempre una lettura complessa dei fatti culturali. La Redazione sarà sempre disponibile a creare nuove articolazioni e a piegare lo strumento editoriale alla discussione.
Gli articoli, in forma anonima, sono sottoposti a doppio referaggio. I contributi, accettati e referati, saranno resi disponibili nel corso dell’anno in un numero aperto che verrà chiuso a settembre per comporre il volume dell’anno in un formato non più modificabile, scaricabile gratuitamente.

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