Il Vindobonensis 3261 e la tradizione manoscritta di Nemesiano

Maria Clementina Marino

Il Vindobonensis 3261 (Wien ÖNB 3261, ormai siglato W) è un codice miscellaneo, autografo di Iacopo Sannazaro. Il “marchio” di codex descriptus, attribuito a W dalla critica ausoniana, persiste ugualmente anche negli studi su Nemesiano, dove esso viene etichettato come copia diretta del
Parisinus Latinus 7561, uno dei più autorevoli esemplari per la tradizione manoscritta del Cynegeticon.
A causa della posizione di subalternità assegnata a W, gli editori del Cynegeticon di Nemesiano (incluso Rainer Jakobi, curatore della più recente edizione) hanno trascurato molte delle sue lezioni, ritenute prive di dignità filologica.
Nondimeno, il processo di rivalutazione di W, intrapreso da alcuni filologi che si sono occupati della tradizione manoscritta degli Opuscula di Ausonio, ha condotto a considerare tale esemplare copia di un testimone ormai perduto (X). Partendo dai risultati del riesame dei principali testimoni ausoniani (alla cui lista viene ora aggiunto il manoscritto indipendente W), il presente contributo rappresenta un tentativo di rivalutare W e le sue lezioni anche nella tradizione manoscritta del Cynegeticon di Nemesiano.

The Vindobonensis 3261 (Wien ÖNB 3261, now referred to as W) is a miscellaneous codex, an autograph by Iacopo Sannazaro. Ausonius’ critics labelled W as a codex descriptus and such stigma persisted in the studies on Nemesianus, where it was considered as a direct copy of the Parisinus Latinus 7561, one of the most influential manuscripts in the textual tradition of Cynegetica. Due to the lesser importance attributed to W, the editors of Nemesianus’ Cynegetica (including Rainer Jakobi, curator of the most recent edition) have neglected many of its readings, considered as lacking in philological dignity.
However, the revaluation of W, started by some philologists dealing with the textual tradition of
Ausonius’ Opuscula, led to consider W as the copy of a now lost original manuscript (X). Stated from the results obtained by the review of the main Ausonian manuscripts (which now include W as an independent manuscripts), the present work aims at rehabilitating W and its readings even in the manuscript tradition of Nemesianus’ Cynegetica.

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