Pasolini: in margine agli scritti sul cinema
Antonio Saccone
Si analizzano testi di Pasolini poco noti, dedicati al cinema. Innanzitutto, lo scambio epistolare con Marco Bellocchio, a proposito del film di quest’ultimo I pugni in tasca. In effetti quello che preme a Pasolini è di interrogarsi attraverso il film di Bellocchio sulle caratteristiche del linguaggio cinematografico, e di verificare l’efficacia dei «ragionamenti teorici» che lo stavano occupando da qualche tempo intorno alla «nascita del cosiddetto cinema di poesia». L’altro testo è La sceneggiatura come struttura che vuol essere altra struttura, di natura più specificamente tecnica. Diversamente da forme codificate, in qualche modo statiche, la sceneggiatura è, per Pasolini, una forma in movimento che crea una nuova collaborazione tra autore e lettore.
This essay deals with some texts on cinema written by Pasolini, starting from the letters he exchanged with Marco Bellocchio about I pugni in tasca. As a matter of fact Pasolini is mainly interested in verifying the strength, while analysing Bellocchio’s film, of his own ideas about «the origin of the so called cinema of poetry», a subject he had been interested in for some time. The second text taken into account here is the more technical La sceneggiatura come struttura che vuol essere altra struttura. According to Pasolini, a script is not a static and highly defined structure, but a dynamic form that establishes a new cooperation between author and reader.