«Una situazione piuttosto nuova». Alle origini della rappresentazione della popular music nella narrativa italiana
Elena Porciani
Obiettivo di questo articolo è riflettere sui presupposti storico-letterari della rappresentazione della popular music nella narrativa italiana contemporanea. Nel primo paragrafo affronterò alcune questioni metodologiche, relative alla mappatura del tema della popular music secondo le tre macrocostanti della produzione, della ricezione e della citazione. Nel secondo paragrafo, a partire da alcune dichiarazioni di Alberto Moravia ed Elsa Morante, ricondurrò alla coincidenza dello sviluppo di popular music e popular culture le ragioni della repulsione provata da intellettuali e scrittori nei confronti delle canzoni. Nei successivi due paragrafi proporrò invece una lettura incrociata di alcuni passi di Pier Paolo Pasolini e Alberto Arbasino per articolare la dicotomia tra apocalittici e integrati proposta da Umberto Eco nel suo saggio del 1964. In tal modo, intendo suggerire che quanto potremmo definire l’integrazione letteraria delle canzoni non richiede un consenso ideologico, ma si dà sotto forma di una disponibilità a tematizzare la popular music per rappresentare in modo efficace la realtà contemporanea. L’ultimo paragrafo è dedicato a L’età del malessere di Dacia Maraini, che apre alle rappresentazioni realistiche della popular music.
The purpose of this paper is a reflection on the historical-literary premises of the representation of popular music in contemporary Italian fiction. In the first section I will tackle some methodological issues concerning the thematic constants of production, reception and quotation of popular music. In the second section I will analyse Alberto Moravia and Elsa Morante’s negative views on popular music as a matter of a more general condemnation of popular culture. In the following two sections I will read some extracts from Pier Paolo Pasolini and Alberto Arbasino’s works in order to show how they respectively stand on the sides of apocalyptic and integrated, according to the dichotomy proposed by Umberto Eco in 1964. I will also suggest that what we could define as the literary integration of popular music does not mean ideological consent, since the representation of the cultural system of popular music may be viewed as a mean to represent contemporary reality. In the final section I will analyse a textual extract from Dacia Maraini’s. L’età del malessere paving the way for the following realistic representations of popular music.