Claudio Buongiovanni, Matilde Civitillo, Gianluca Del Mastro,
Giuseppe Nardiello, Cristina Pepe, Arianna Sacerdoti
ISBN 979-12-80200-06-8
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Introduzione
Claudio Buongiovanni, Matilde Civitillo, Gianluca Del Mastro, Giuseppe Nardiello, Cristina Pepe, Arianna Sacerdoti
Il presente volume raccoglie i contributi che, in segno di omaggio, colleghi e amici del Dipartimento di Lettere e Beni culturali hanno voluto offrire a Maria Luisa Chirico, in occasione della sua quiescenza dal servizio. Pur muovendo da prospettive e ambiti disciplinari differenti, dalla letteratura alla linguistica, dall’archeologia alla storia dell’arte e dell’architettura, dalla geografia alla storia, i singoli studi si ricollegano ai temi e ai filoni che hanno caratterizzato l’attività di ricerca della festeggiata: la trasmissione dei testi greci e latini, la fortuna e la ricezione del Classico dal Medioevo all’età contemporanea, la storia degli studi classici. Questa Festschrift assume, quindi, il duplice significato di tributo e di testimonianza per una studiosa che del dialogo tra le discipline ha fatto al contempo una cifra distintiva e un obiettivo della sua attività scientifica.
Nella sua lunga e infaticabile attività di studiosa, infatti, ispirata dal magistero di Marcello Gigante e dalla sua visione ad ampio raggio della pratica filologica, Maria Luisa Chirico ha da sempre affiancato l’esegesi dei testi antichi, in particolare di quelli teatrali, ad una spiccata attenzione alla storia della tradizione dei classici. Nel campo della filologia e dell’esegesi, un posto speciale è stato occupato dalla Commedia greca, antica e di mezzo, laddove nel settore della storia degli studi classici Maria Luisa ha sviluppato un interesse precipuo per la storia della filologia classica in Italia nei secoli XIX e XX, soprattutto per le forme e i modi del rinnovamento degli studi classici alla svolta unitaria, sia nel settore dell’insegnamento delle discipline classiche, sia in quello, più specifico, della produzione delle storie delle letterature. Non da ultimo, Maria Luisa Chirico si è occupata anche di carteggi, che tradizionalmente costituiscono un materiale di importanza capitale ai fini della ricostruzione del nesso tra la biografia dei filologi, la storia, il contesto e il lavoro scientifico. A partire da questo amplissimo ventaglio di interessi, dunque, il volume è stato concepito con un’architettura che tende ad armonizzare il più possibile esperienze e metodi di ricerca talora diversi, ma tra loro complementari e convergenti in una sostanziale coerenza interna. Nella sua natura composita e “aperta”, quindi, questa Festschrift intende anche rappresentare la disponibilità al dialogo tra ambiti disciplinari apparentemente lontani da quello classico, che ha da sempre caratterizzato l’idea e la pratica della ricerca scientifica di Maria Luisa Chirico. Ne consegue una struttura articolata in tre sezioni, che declinano gli interessi della studiosa rispettivamente negli ambiti: dell’archeologia, della storia dell’arte e dell’architettura; degli studi filologico-letterari e linguistici; degli studi storici, filosofici e geografici.
Il titolo del volume, Dulcis labor, nasce, innanzitutto, dalla volontà di riconoscere e omaggiare l’impegno, lo sforzo, la tenacia e la dedizione con cui Maria Luisa Chirico ha costantemente svolto il suo lavoro, non solo sul versante scientifico, ma anche in ambito istituzionale.
Il suo percorso biografico e professionale, infatti, ha dimostrato una straordinaria capacità di raccogliere e vincere le sfide, anche quelle più ardue in apparenza, come quando, circa un trentennio fa, si ‘lanciò’, con un ruolo chiave, nella fondazione della Facoltà di Lettere e Beni Culturali (ora Dipartimento di Lettere e Beni Culturali) della Seconda Università degli Studi di Napoli (ora Università della Campania Luigi Vanvitelli), o come quando ha rivestito negli anni incarichi di primo piano nella Governance accademica, fino a ricoprire, più recentemente, la carica di Direttrice del Dipartimento di Lettere e Beni culturali, in un periodo, peraltro, di eccezionale complessità, determinata, in negativo, dall’emergenza pandemica, e, in positivo, dalla gestione dell’ingente finanziamento derivante dal riconoscimento di Dipartimento di Eccellenza per il periodo 2018-2022, un prestigiosissimo risultato raggiunto al termine di un iter lungo il quale Maria Luisa Chirico ha fornito un apporto fondamentale. Dulcis labor, tuttavia, esprime anche il piacere dell’impegno, sinceramente gradito, che i curatori hanno profuso con l’unico scopo di ringraziare affettuosamente una figura che ha saputo creare e sostenere un gruppo di persone, prima ancora che di colleghi, capaci di collaborare e condividere esperienze, in un clima di armonia e di rispetto reciproco. Proprio per questo, nonostante la recente, prematura e inaccettabile scomparsa di Arianna Sacerdoti, i curatori hanno voluto che figurasse anche il suo nome, così come era previsto fin da quando era nata l’idea del volume, che la cara collega aveva condiviso immediatamente, partecipando con il suo consueto entusiasmo.
Inoltre, non si può qui trascurare, anche perché ha rappresentato una parte importante delle sue molteplici attività, l’impegno di Maria Luisa Chirico nel favorire, molto prima che si cominciasse a parlare di “Terza Missione”, una stretta interazione tra l’Università e il territorio di riferimento, promuovendo una serie di iniziative culturali e di rapporti che ancora oggi risultano proficuamente attivi.
Per i curatori, poi, costituisce ulteriore motivo di soddisfazione la comparsa di questo volume all’interno della collana collegata alla Rivista dipartimentale Polygraphia, fortemente voluta e sostenuta proprio da Maria Luisa Chirico durante gli anni della sua direzione del Dipartimento e nell’ambito del progetto di Eccellenza.
Un sentito e doveroso ringraziamento, infine, va al Dipartimento di Lettere e Beni culturali, e, in particolare, al Direttore, Giulio Sodano, per il convinto sostegno alla realizzazione di questa miscellanea sin dalle prime fasi della sua genesi, ma anche alle colleghe e ai colleghi che, partecipando con un loro contributo, hanno voluto dimostrare il proprio sentimento di sincera stima e di amicizia nei confronti di Maria Luisa Chirico.
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