Immagini e testi da alcuni cicli ad affresco di primo Quattrocento nell’alto casertano: il caso di sant’Antonio abate
Italia Caradonna
La presenza sul territorio dell’Alto Casertano di alcuni cicli ad affresco riferibili alla prima metà del Quattrocento raffiguranti le Storie di sant’Antonio abate offre lo spunto per una riflessione sulle fonti agiografiche da cui sono tratte le occorrenze iconografiche e per un’analisi dell’evoluzione dell’iconografia del santo. L’apporto degli antoniani è stato di fondamentale importanza per la costruzione dell’immagine di Antonio abate, e non è un caso se la loro ascesa procede di pari passo con la diffusione del culto del patrono. Un culto che vanta estensione europea e mediterranea e che ha nella repentina diffusione della devozione verso Antonio da Padova il suo momento di maggior declino.
In the Alto Casertano area, we can find some fifteenth-century fresco cycles depicting Le Storie di Sant’Antonio Abate. These frescoes give us the opportunity to reflect on the iconographic occurrences of Sant’Antonio and their hagiographic sources. Moreover, the fresco cycles permit to analyse the iconographic evolution of the Saint. The contribution of Antonines had been important in the creation of Antonio Abate’s image and it is not a coincidence if their rise progressed at the same pace as the spread of its cult. This cult expanded across Europe and the Mediterranean area, however, the increasing devotion to Sant’Antonio da Padova caused its decline.