Una proposta per Michele Rocca disegnatore e alcune considerazioni sulla provenienza dei disegni borbonici del museo di Capodimonte

Gianluca Puccio

L’articolo presenta un gruppo tre disegni inediti – due accademie e un piccolo studio a penna – conservati presso il Gabinetto Disegni e Stampe di Capodimonte e attribuiti nell’inventario del museo al pittore Michele Rocca detto il Parmegiano (Parma, 1666- Venezia?, post 1751). Il riferimento al pittore emiliano – che non può essere condiviso per il disegno a penna – si deve ad antiche iscrizioni presenti sui fogli, qui ricondotte alla mano di Padre Sebastiano Resta (Milano 1635-Roma 1714), noto conoscitore e collezionista di disegni.
Nel caso delle due accademie, il parere di Resta si rivela un’interessante traccia da seguire per avviare un lavoro sistematico su Rocca disegnatore.

The paper introduces a group of three drawings – two figure-studies and a small ink sketch – owned by the Gabinetto Disegni e Stampe of Capodimonte and attributed in the museum’s inventory to the painter Michele Rocca, called il Parmegiano (Parma, 1666-Venezia?, post 1751). The reference to Rocca – that cannot be accepted for the ink sketch – derives from the old inscriptions on the drawings, here attributed to Padre Sebastiano Resta (Milano, 1635-Roma, 1714), well-known connoisseur and collector of drawings.
In the two figure-studies, Resta’s advice turns out to be an interesting path to follow for a systematic research focused on Rocca as draftsman.

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