Quaderno n. 7, Polygraphia I ‘momenti traenti’ della Storia dell’arte. Studi in memoria di Ferdinando Bologna

Quaderno n. 7, Polygraphia
I ‘momenti traenti’ della Storia dell’arte.
Studi in memoria di Ferdinando Bologna

a cura di
Rosanna Cioffi – Giulio Brevetti

ISBN 979-12-80200-09-9

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Introduzione
Rosanna Cioffi – Giulio Brevetti

Molte sono state le occasioni per celebrare in vita Ferdinando Bologna. Volumi di amici, colleghi e allievi, pubblicati per i Suoi settanta (Napoli, l’Europa. Ricerche di storia dell’arte in onore di Ferdinando Bologna, 1995), ottanta (Ottant’anni di un maestro. Omaggio a Ferdinando Bologna, 2006 e I libri di Ferdinando Bologna. Percorsi di ricerca e strumenti di didattica, 2007) e persino novant’anni (Ferdinando Bologna e il contemporaneo. Scenari per i novant’anni di un maestro, 2015). Un bel record! Ho qui il piacere di introdurre, insieme con Giulio Brevetti, la prima raccolta di studi in Suo onore pubblicata dopo la Sua scomparsa. Proveremo, nelle righe che seguono, a raccontare brevemente la genesi di questo lavoro e a riassumerne i temi trattati.
Poco dopo la scomparsa del Maestro abruzzese il 3 aprile 2019, avemmo l’idea di promuovere una Giornata di studi per onorare il ricordo di un grande studioso, ma con un taglio un po’ insolito. Piuttosto che ai Suoi colleghi più antichi ancora attivi nel campo degli studi o ai Suoi primi discepoli, tutti più o meno impegnati come docenti in varie Università e Soprintendenze italiane, pensammo di rivolgere l’invito agli studiosi più giovani. Auspicavamo nuove riflessioni in relazione con le Sue ricerche e il Suo metodo. Avevamo programmato questo incontro per il 3 aprile 2020, a dodici mesi dalla Sua scomparsa.
Purtroppo, come credo, in ognuno di noi è ancora presente il ricordo della pandemia di ‘coronavirus’ che scoppiò nel gennaio di quell’anno e le gravissime conseguenze che ne scaturirono. Per molti mesi restammo fermi nelle nostre case per il divieto di incontri e di assembramenti che ne seguì. Non ci perdemmo d’animo e continuammo a lavorare, ciascuno dalla propria postazione online. Nell’ambito di una riunione di redazione della rivista Napoli nobilissima, su sollecitazione di Riccardo Naldi e Pierluigi Leone de Castris, nacque l’idea di organizzare un convegno per celebrare un grande, comune Maestro. Ricordai allora l’antico progetto e proposi di allargarlo, trasformandolo in un incontro più ampio esteso a più generazioni di studiosi. I divieti legati alla pandemia continuavano, e solo a partire dal primo luglio 2021 giunse il placet del Ministero della Sanità per poter riprendere l’attività convegnistica in Italia. Un sospiro di sollievo, finalmente, ma ho ancora vivo il ricordo di quella ripresa: tutti muniti di mascherina, senza poterci neanche stringere la mano. Fu dura.
Scegliemmo, per aprire le tre Giornate di studio, il 27 settembre, giorno e mese in cui Ferdinando Bologna era nato all’Aquila nel 1925. Quella prima Giornata fu ospitata nella Sala conferenze del Rettorato della Vanvitelli all’interno di palazzo Spinelli di Fuscaldo a Napoli; la seconda ebbe luogo nell’Aula magna della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in via Mezzocannone, gloriosa Istituzione partenopea che annoverava Bologna tra i suoi Soci ordinari. La terza Giornata si svolse a Santa Maria Capua Vetere, presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università ‘Vanvitelli’ che si era fatto carico, nella persona del suo Direttore, Giulio Sodano, di organizzare tutto il Convegno, insieme con il sostegno del Rettore Gianfranco Nicoletti. Tre giorni pieni di vita, innanzitutto, perché si ricominciava a frequentare l’Università e a fare ricerca fuori dai nostri studi privati. Pieni di aspettative e soprattutto di fiducia per la presenza dei tanti giovani, compresi dottorandi, specializzandi e studenti, che riempirono le aule ascoltando ricordi ma soprattutto nuovi studi e approfondimenti di argomenti e metodi avviati da un grande Maestro. Furono invitati illustri Seniores cui chiedemmo una presenza non solo simbolica: i lincei Lucia Tomasi Tongiorgi e Biagio De Giovanni; il direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura Massimo Osanna; il presidente dell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli, Marcello Rotili; e, soprattutto, Mauro Bologna, scienziato e docente dell’Università dell’Aquila che presenziò all’apertura dei lavori insieme con il Rettore di quell’Ateneo, Edoardo Alesse.
Con Giulio Sodano e Carlo Rescigno, direttore e vicedirettore di Polygraphia, abbiamo deciso di pubblicare questi Atti nella collana dei Quaderni di una rivista online. Ci auguriamo che, sull’onda di questo lavoro, altri studiosi possano e vogliano aggiungere ulteriori studi su uno dei più grandi storici dell’arte del secondo Novecento.

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