Considerazioni sulla Via Sacra di Pompei

Dario Davide

A Pompei il sacro assume sin dalla sua fondazione un ruolo di assoluta centralità in ragione dell’enorme importanza che la dimensione religiosa riveste nel mondo antico. Come è noto, nelle fasi iniziali di sviluppo della città vesuviana, i primi edifici sacri ad essere costruiti in ambito urbano furono il Santuario di Apollo e quello di Atena a cui, nel tempo, ne seguirono altri. Il presente contributo si propone di richiamare nuovamente l’attenzione sulla presenza a Pompei di una Via Sacra e del suo possibile tracciato all’interno della città. La Via Processionale sarebbe costituita dalla Via dei Teatri, dal tratto occidentale di Via dell’Abbondanza e dalla Via Marina fino al Santuario di Venere: un percorso che, pare, non essere stato mai modificato nel corso dei secoli, anche in forza del profondo conservatorismo religioso tipico del mondo antico. Nei secoli, dunque, tale Via Processionale avrebbe collegato idealmente i due vetusti santuari della città.

In Pompeii, the sacral dimension assumed a central role from its foundation, reflecting the enormous importance of religion in the ancient world. It is well known that, in the early stages of the Vesuvian city’s development, the first sacred buildings constructed within the urban context were the Sanctuaries of Apollo and Athena, subsequently followed by others. This paper aims to highlight the presence of a Via Sacra in Pompeii and its possible route within the city. The Processional Way would have comprised the Via dei Teatri, the western stretch of the Via dell’Abbondanza, and the Via Marina up to the Sanctuary of Venus—a route that would appear never to have been altered, owing also to the strong religious conservatism characteristic of the ancient world. Over the centuries, this Processional Way would thus have ideally connected the city’s two ancient sanctuaries.

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