Quaderno n. 8, Polygraphia Il Regno, il Principato, l’Adriatico. Secc. XII-XV. Studi in memoria di Andreas Kiesewetter

Quaderno n. 8, Polygraphia
Il Regno, il Principato, l’Adriatico.
Secc. XII-XV. Studi in memoria di Andreas Kiesewetter

a cura di
Serena Morelli e Francesco Somaini

Scarica il Quaderno 8 di Polygraphia. – Download file (.pdf 16 Mb).

 

Prefazione
S. Morelli – F. Somaini

Questo volume raccoglie i risultati del convegno che si è tenuto tra Santa Maria Capua Vetere, Napoli e Lecce dal 5 al 7 ottobre 2022 e che è stato organizzato dal Dipartimento di lettere e beni culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e dal Centro Studi Medievali dell’Università del Salento per ricordare Andreas Kiesewetter, scomparso il 20 ottobre 2021 all’età di 59 anni. La manifestazione ha ricevuto il sostegno del Centro studi orsiniani, della Società Napoletana di Storia Patria, della Società di Storia Patria per la Puglia e della Banca Popolare Pugliese. Ha goduto inoltre del patrocinio dell’Archivio di Stato di Napoli, dell’Istituto Germanico di Roma, dell’Istituto Italiano per il Medioevo e dell’Associazione Centro Studi Normanno Svevi.
Come responsabili dell’organizzazione, insieme a Gualberto Carducci, Francesco Giannachi, Luciana Petracca, Luisa Sterpeta de Rosa e Giancarlo Vallone, ringraziamo tutte le istituzioni che hanno voluto partecipare all’iniziativa e gli amici e colleghi che hanno reso omaggio allo studioso scomparso prematuramente con tre giornate dedicate alla riflessione sulla sua opera e sull’apporto scientifico che Andreas Kiesewetter ha dato alla conoscenza del Mezzogiorno medievale.
L’adesione sincera e immediata di tanti istituti di cultura, così come l’accorata partecipazione di tanti colleghi che con rammarico non hanno avuto la possibilità, visti i tempi stretti, di inviare i loro contributi, come Melina Massaro, Isabella Aurora e Pasquale Corsi, sono un ulteriore testimonianza, non solo della caratura dello studioso ben nota agli storici del Medioevo, ma anche dell’affetto profondo di cui godeva.
Andreas Kiesewetter aveva chiesto di essere ricordato a Napoli e a Lecce, le sue città di adozione scientifica, ed il volume è nato sotto la spinta della commozione per una scomparsa inaspettata che ha lasciato attonita tutta la comunità dei medievisti. Le giornate di studio e gli atti che ne sono scaturiti hanno voluto essere anche una testimonianza del percorso esistenziale e della vicenda umana di uno studioso la cui personalità si è stagliata con assoluta originalità tra gli storici di questo secolo e di quello appena trascorso.
Ricordare lo studioso e l’amico carissimo, ringraziarlo per il lavoro immane che ha svolto in quasi quarant’anni di studi, rendere noti i risultati delle sue ricerche ad un pubblico più ampio degli addetti ai lavori, indicare i filoni di ricerca che ha aperto sono gli scopi ambiziosi di questo lavoro. Abbiamo così pensato, con gli amici del comitato organizzatore, di utilizzare la sua vasta bibliografia e di “spacchettarla” per delineare alcuni tra i principali temi e problemi affrontati dallo storico, lasciando che ogni autore scegliesse l’ambito di interessi a lui più congeniale. Il titolo del convegno e conseguentemente quello del volume sono stati pensati per offrire un primo inquadramento della sua attività di ricerca, all’interno di un complesso di tematiche frequentate da Andreas durante tutta la sua carriera prematuramente stroncata, e che ne hanno caratterizzato l’eccellente produzione storiografica, incentrata sulle vicende del regno di Sicilia, sulle sue proiezioni di politica “estera” soprattutto verso il Mediterraneo orientale, e sul contesto dell’Adriatico, che venne spesso assumendo un ruolo strategico di importanza nevralgica per i sovrani angioini (e non solo per loro) e sulle cui sponde si affacciava anche il Principato di Taranto spesso oggetto di studi particolarmente importanti ed incisivi da parte di Andreas.
La bibliografia di riferimento è quella alla quale lui stesso ha lavorato, da par suo, nelle ultime fasi della sua malattia e che viene pubblicata nelle pagine conclusive del volume. L’abbiamo ricevuta grazie a Clara Kiesewetter alla quale va tutto il nostro affetto e la nostra stima e che ringraziamo per la discreta disponibilità con la quale ci ha aiutato, in più modi, ad organizzare il convegno e realizzare il volume.
Le pagine che seguono costituiscono quindi un primo filo rosso che può consentire ai lettori di raccogliere le principali linee di ricerca dello studioso scomparso, linee di ricerca che si intrecciano tra loro, e che si contraddistinguono per essere tutte impostate su una metodologia rigorosa, e su una capacità davvero non comune di individuare e reperire, in archivi e biblioteche di tutt’Europa, documentazione inedita e spesso del tutto inesplorata. Ognuno dei saggi che abbiamo raccolto tocca un aspetto della produzione, del metodo e degli interessi del di uno dei più rigorosi studiosi del Mezzogiorno angioino dei decenni compresi tra XX e XXI secolo. Sono 14 contributi che si differenziano anche per la scelta stilistica che si è voluto utilizzare da parte degli autori, i quali in alcuni casi hanno mescolato ricordi personali a riflessioni prettamente storiografiche. Sono, questi, i saggi di alcuni degli amici più stretti che hanno colto anche alcuni diversi tratti della sua poliedrica e brillante personalità. Altri hanno scelto di mantenersi su un registro, di taglio esclusivamente scientifico, hanno voluto ricordare lo studioso mostrando i risultati del suo lavoro o affrontando temi prossimi a quelli da lui frequentati. Tutti hanno comunque rendere omaggio ad uno studioso e un amico di grande qualità e spessore scientifico e umano. E in tutti i contributi è emersa la complessità della sua opera e la fecondità delle sue ricerche e quanto esse siano fondamentali per la storia del regno di Sicilia.
Uno storico, per dirsi tale, deve avere anche la capacità di stimolare i lettori ad andare verso nuove strade di ricerca. Da questo punto di vista tutta la produzione di Andreas Kiesewetter – dai lavori più puntuali su singoli aspetti specifici a quelli più densi, corposi e di ampio respiro, come la ingente monografia su Carlo II – costituisce una pietra miliare per la conoscenza del regno angioino ed altresì la spinta intellettuale, documentaria e storiografica per approfondire temi e problemi del Mezzogiorno medievale. I suoi studi, analitici e rigorosi, hanno avuto il pregio, tra i tanti, di suscitare domande ed aprire interrogativi. Per questo motivo le pagine che seguono vogliono essere, oltre che un modo per ricordarlo, un’apertura sul futuro, un ponte tra ciò che le sue ricerche hanno scoperto, tra le tematiche che lui ha affrontato e quanto sarà fatto da chi intenderà percorrere i campi di ricerca da lui dissodati. La bibliografia che lui ha stesso ha prodotto e l’imponente lascito del suo archivio sono uno dei cardini intorno ai quali si potrà costruire il progresso degli studi storici sul Mezzogiorno medievale.

Scarica il Quaderno 8 di Polygraphia. – Download file (.pdf 16 Mb).