Materiali ceramici di età postclassica dal tempio maggiore di Cuma: note preliminari

Iolanda Donnarumma

Le campagne di scavo 2011-13, 2018-19 e 2021 nel tempio maggiore di Cuma, sulla terrazza superiore dell’acropoli, hanno restituito materiali tardoantichi e medievali che documentano riusi e trasformazioni connessi alla cristianizzazione dell’edificio. Nel progetto promosso dall’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e dalla Scuola Superiore Meridionale, l’équipe dell’Università del Molise ha censito un consistente nucleo di ceramiche provenienti dalle tombe e da strati di interro. Si tratta prevalentemente di contenitori chiusi, destinati alla conservazione, mescita e cottura dei cibi, affiancati da poche forme aperte per la preparazione e il consumo. I dati, pur preliminari, delineano un quadro delle pratiche rituali e funerarie cumane e aprono nuove prospettive sulle dinamiche economiche, sociali e culturali dell’area flegrea tra tarda antichità e medioevo.

Excavations carried out in 2011-13, 2018-19 and 2021 in the main temple of Cuma, on the upper terrace of the acropolis, uncovered Late Antique and medieval finds that trace the reuse and transformation of the building during its Christianization. As part of a project led by the University of Campania “Luigi Vanvitelli” and the Scuola Superiore Meridionale, a team from the University of Molise catalogued a substantial group of ceramics from tombs and fill layers. Most are closed vessels used for storing, pouring and cooking food, with only a few open forms for preparing and serving. Although still preliminary, the study offers a picture of Cuma’s ritual and funerary practices and provides new insights into the economic, social and cultural dynamics of the Phlegraean area between Late Antiquity and the Middle Ages.

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