Spazi dipinti, virtuosismo prospettico e gusto per l’esotico. Giovan Battista Natali a Napoli
Isabella Di Liddo
L’articolo indaga la produzione di Giovan Battista Natali a Napoli, con particolare attenzione alla sua attività nella Certosa di San Martino. Attraverso l’analisi dei suoi interventi di quadratura e architettura dipinta, si evidenziano le competenze prospettiche e scenografiche dell’artista, maturate tra tradizione emiliana e committenza napoletana. Particolare attenzione è dedicata alla cappella della Maddalena e alla cappella di San Nicola nella Certosa di San Martino, dove Natali dimostra la capacità di modulare la percezione dello spazio, orchestrare la luce naturale e creare ambienti illusionisticamente amplificati. L’indagine mette in luce il ruolo innovativo di Natali nella definizione di uno stile maturo di quadratura a Napoli, capace di fondere tradizione e innovazione con una rigorosa attenzione architettonica e scenografica.
The article examines the work of Giovan Battista Natali in Naples, with particular focus on his activity in the Certosa di San Martino. Through an analysis of his quadratura and painted architectural interventions, the study highlights the artist’s perspectival and scenographic skills, developed between the Emilian tradition and Neapolitan patronage. Special attention is given to the Chapel of the Magdalene and the Chapel of San Nicola within the Certosa di San Martino, where Natali demonstrates his ability to modulate spatial perception, orchestrate natural light, and create environments enhanced through illusionistic effects. The investigation underscores Natali’s innovative role in the development of a mature style of quadratura in Naples, capable of combining tradition and innovation with rigorous architectural and scenographic precision.