Il liberto imperiale Macrinus, procurator hereditatium
Sergio Castagnetti L’iscrizione di Macrinus, Aug(usti) libertus conservata nella villa Volterra ad Ariccia, lo qualifica nella lettura corretta come procurator hereditatium, quindi egli fa parte di una categoria di funzionari che si occupavano delle rendite di proprietà lasciate in eredità al principe, e che, soprattutto da Traiano in poi, coadiuvarono i procuratores hereditatium di rango…
Spazi dipinti, virtuosismo prospettico e gusto per l’esotico. Giovan Battista Natali a Napoli
Isabella Di Liddo L’articolo indaga la produzione di Giovan Battista Natali a Napoli, con particolare attenzione alla sua attività nella Certosa di San Martino. Attraverso l’analisi dei suoi interventi di quadratura e architettura dipinta, si evidenziano le competenze prospettiche e scenografiche dell’artista, maturate tra tradizione emiliana e committenza napoletana. Particolare attenzione è dedicata alla cappella…
Lucia Facchinelli alla ‘Scuola’ delle Stelle
Paologiovanni Maione Dal 1725 al 1731 Lucia Facchinelli divide le tavole teatrali veneziane con Nicola Grimaldi avviando un sodalizio artistico che si consuma tra l’altro anche nella capitale del Meridione d’Italia. L’assenza dalla laguna si registra nelle stagioni teatrali ’26-’27 e ’27-’28 che fungono da spartiacque tra le produzioni in cui la Facchinelli compariva all’ombra…
Un commento agli epigrammi dell’exedra y nella Casa degli Epigrammi a Pompei
Federica Scicolone Il presente articolo offre un commento letterario ai poemi greci rinvenuti nell’exedra y della Casa degli Epigrammi a Pompei (V.1.18), a corredo dei pinakes dipinti su due delle tre pareti della stanza. Si tratta di quattro epigrammi, oggi quasi del tutto perduti, che integravano le tre pitture sulla parete nord della stanza e…
Materiali ceramici di età postclassica dal tempio maggiore di Cuma: note preliminari
Iolanda Donnarumma Le campagne di scavo 2011-13, 2018-19 e 2021 nel tempio maggiore di Cuma, sulla terrazza superiore dell’acropoli, hanno restituito materiali tardoantichi e medievali che documentano riusi e trasformazioni connessi alla cristianizzazione dell’edificio. Nel progetto promosso dall’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e dalla Scuola Superiore Meridionale, l’équipe dell’Università del Molise ha censito un consistente…
Damiano Fermi, Quel che Omero non disse. Il ratto di Elena di Colluto. La presa di Ilio di Trifiodoro
Roma 2023, InSchibboleth, Classici Smarriti n. 3, 126 pp. [ISBN 978885529421-8] Gianluca Buonpane L’interesse per Colluto e Trifiodoro è cresciuto sensibilmente in anni abbastanza recenti. Negli Atti del Convegno Signs of life? New Contexts for Later Greek Hexameter Poetry, tre innovativi saggi sono dedicati a Colluto. La monografia di C. Cadau, apparsa nel 2015, ha…
L’incubo della migrazione al tempo della guerra civile
Arturo De Vivo L’incubo dei cittadini di Roma di dover fuggire dalla propria città è legato alla paura per la fine dell’Urbs, sul punto di soccombere a un nemico invasore (i Galli, Annibale). La distruzione di Cartagine, e con essa la fine del metus hostilis, modifica questa paura. La migrazione non è più una costrizione,…
Luigi Vanvitelli nel Dictionnaire d’architecture di Quatremère de Quincy
Rosanna Cioffi L’articolo mette in luce l’interesse di Quatremère de Quincy per Luigi Vanvitelli e si basa sulla lettura critica della voce dedicata all’architetto della Reggia di Caserta nel Dictionnaire d’architecture, opera in tre volumi scritta dallo studioso francese nell’ambito della monumentale Encyclopédie methodique progettata da Charles-Joseph Panckouke. Una testimonianza che documenta il valore europeo…
Considerazioni sulla Via Sacra di Pompei
Dario Davide A Pompei il sacro assume sin dalla sua fondazione un ruolo di assoluta centralità in ragione dell’enorme importanza che la dimensione religiosa riveste nel mondo antico. Come è noto, nelle fasi iniziali di sviluppo della città vesuviana, i primi edifici sacri ad essere costruiti in ambito urbano furono il Santuario di Apollo e…
Come darla in sposa. Miti e simboli del matrimonio nel mondo antico
Marisa Tortorelli Ghidini – Valentina Curatoli Nei miti greci il rito nuziale si configura come «morte simbolica» della donna, momento di rottura con il passato e di rinascita in un nuovo status sociale. Emblematica in tal senso è l’Alcesti di Euripide, in cui l’eroina tessala accetta la propria morte per amore del marito, offrendo l’immagine…