L’uso di ἐτεός in Omero e Apollonio Rodio
Yasmine Granitto
Il termine ἐτεός appartiene all’unica famiglia lessicale della lingua greca indicante il vero in forma positiva e non come negazione del falso. Utilizzato ricorrentemente in Omero, soprattutto all’interno della clausola ipotetica εἰ ἐτεόν, negli autori successivi il termine registra una frequenza progressivamente minore, in quanto sostituito da altri termini indicanti la verità. Dopo Omero, infatti, fatta eccezione per Aristofane, il termine ἐτεός sarà riutilizzato in modo significativo soltanto da Apollonio Rodio, il quale rifunzionalizzerà la clausola ipotetica di marca omerica, aprendone gli orizzonti a significati nuovi. Scopo del presente lavoro è analizzare il significato del termine ἐτεός così come impiegato sia nell’epica di età arcaica, in Omero, sia in Apollonio Rodio, principale rappresentate dell’epica ellenistica.
The term ἐτεός and its derivatives represent the only group in the ancient Greek language, which refer to the concept of truth in a positive form and not in opposition to the concept of falsehood. Ἐτεός is often used by Homer within the hypothetical expression εἰ ἐτεόν, however after Homer it is progressively less used as it is replaced by other words meaning “true”. The term is employed again by Apollonius Rhodius as a Homeric revival, nevertheless Apollonius charges the homeric expression with new meanings. The aim of this work is to analyse the meaning of the term ἐτεός both in Homer and in Apollonius Rhodius, respectively the main representatives of the Archaic and Hellenistic epic.