Analisi, recensione e spunti dal convegno “L’eredità dell’innovazione”

Nicola Urbino

Due giorni di intenso confronto e dibattito serrato tra una notevole quantità di personaggi attivi nei campi più disparati del settore industriale, culturale, accademico e politico. Potrebbe riassumersi così la due-giorni andata in scena il 15 e il 16 dicembre 2022 tra l’aula del Consiglio Comunale di Pomigliano d’Arco e il Salone di rappresentanza di Avio Aero, azienda attiva nel campo della progettazione e produzione di sistemi per l’aeronautica civile e militare, nonché partner principale del germinale gruppo di lavoro attivo per la creazione del MIM. Proprio intorno al futuro Museo dell’Industria e del Motore (MIM, appunto) si sono concentrati gli sforzi e le riflessioni di tutte le parti in causa, chiamate a fornire un contributo “fisico”, scientifico e metodologico, il tutto coordinato dagli interventi del Sindaco di Pomigliano d’Arco, Gianluca del Mastro, dalla Professoressa Nadia Barrella, Ordinario di Museologia e Storia del Collezionismo presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e di Aniello Cimitile, fino al 2006 Rettore dell’Università del Sannio. In aggiunta alla necessaria impalcatura scientifica, di cui si parlerà in maniera diffusa successivamente, non sono mancate le preziose testimonianze da parte dei player industriali che nel corso degli anni hanno caratterizzato e dato lustro alla città di Pomigliano e al suo tessuto produttivo: tra questi non si può non citare Leonardo S.p.A. e Avio Aero, rispettivamente nelle persone di Biagio Passaro e Gioacchino Ficano…

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