L’incredulità di Ferdinando Bologna
Riflessioni attorno a I ‘momenti traenti’ della Storia dell’arte. Studi in memoria di Ferdinando Bologna,
a cura di R. Cioffi – G. Brevetti, Quaderni di Polygraphia, 7, Santa Maria Capua Vetere (CE) 2023
Giuseppe Gaeta
Presentare un testo dedicato all’opera di uno studioso e ricercatore come Ferdinando Bologna rappresenterebbe già di per sé un compito non semplice, per la straordinaria varietà e quantità di sguardi e di prospettive di carattere epistemologico, metodologico e sperimentale che abbiamo ricevuto in lascito da questa eminente figura della cultura italiana e internazionale.
A tale complessità si associa, inoltre, la particolare emozione e responsabilità che oggi si determina a partire dalla scelta condivisa con l’amico e collega prof. Giulio Sodano, nella sua duplice veste di storico e di Direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, e con la sua collega prof.ssa Nadia Barrella di presentare un significativo contributo alla conoscenza del lavoro sfaccettato e prospettico di Ferdinando Bologna, all’interno di uno dei luoghi che gli furono cari nel corso del suo lungo percorso di indagine, quale è quello che da alcuni anni ha assunto il nome di GAN – Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, della cui collezione egli fu fra i primi ordinatori.
Il titolo di questo breve contributo, all’interno di quello che è stato concepito come un dialogo a più voci piuttosto che come una presentazione in senso stretto, in omaggio alla dimensione aperta e pluralista di Ferdinando Bologna, parafrasa, come è del tutto evidente, il titolo di uno tra i più noti lavori dello studioso, dedicato all’opera di colui che, per unanime giudizio, è riconosciuto come uno dei maggiori artisti di tutti i tempi.