Raimondo di Sangro e le sperimentazioni sull’encausto in Europa: la Madonna con Bambino di Giuseppe Pesce donata a Carlo di Borbone

Angela Cerasuolo

Le sperimentazioni nel campo delle tecniche artistiche sono uno dei temi più frequentati da quanti hanno commentato i luoghi e le opere legate a Raimondo di Sangro, partecipi di quell’aura di arcano che circonda il personaggio. Realtà storica e fantasia diventano difficili da discernere, e così pure sfuggono la natura e l’entità delle ‘scoperte’ realizzate dal Principe. È per questo che acquista importanza il dipinto del museo Cappella Sansevero raffigurante la Madonna con Bambino del pittore romano Giuseppe Pesce (firmato e datato 1757). Il quadro, già donato dal Principe a Carlo di Borbone come saggio della «dipintura colle cere colorate a tempera» di cui si dice «primo inventore», è un raro documento di cultura materiale, nella cui analisi i ritrovati del Sansevero rivelano un’aggiornata partecipazione alle ricerche che in quegli anni coinvolgono artisti ed eruditi in tutt’Europa.

Experiments in the field of artistic techniques are one of the favorite themes by those who have commented on the places and works related to Raimondo di Sangro, participating in that aura of arcane that surrounds the character. Historical reality and fantasy become difficult to discern, and so do the nature and the extent of the “discoveries” made by the Prince. This is why the painting of the Museo Cappella Sansevero depicting the Madonna and Child by the Roman painter Giuseppe Pesce (signed and dated 1757) gains importance. The painting, once given by the Prince to Charles of Bourbon as an essay on the «painting with colored waxes in tempera» of which he is called «first inventor», is a rare document of material culture; through its analysis the Sansevero findings reveal.

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