La grande carestia del 1647 in Sicilia. Privilegi, frodi e crisi demografica
Salvatore Andrea Galizia
Il secolo XVII costituisce un frangente di particolare fragilità per gli equilibri economici e politici del regno di Sicilia. Tra le diverse emergenze accadute in questo lasso di tempo si verifica anche una delle più gravi carestie della storia siciliana che mette in luce le criticità del sistema di approvvigionamento e le profonde sperequazioni sociali di allora. L’accresciuta mortalità della popolazione per fame sarà quanto mai diseguale da località a località e dipenderà dalle scelte governative adottate e, non ultimo, dall’efficienza dell’apparato amministrativo dell’isola. Al termine dell’emergenza, ampie porzioni di territorio rimangono spopolate per diversi anni contribuendo così, in modo sostanziale, alla stagnazione economica e demografica del regno lungo tutto il secolo.
The seventeenth century represents a particularity fragile juncture for the economic and political balance of the kingdom of Sicily. Among the various emergencies that occurred in this period of time there is also one of the most serious famine in Sicilian history which highlights the critical issues of the supply system and the profound social inequalities of the time. The increased mortality of the population due to starvation is considered to be extremely unequal from place to place and to depend on the governmental choices adopted and, last but not least, on the efficiency of the island’s administrative apparatus. At the end of the emergency, large portions of the territory remained depopulated for several years, thus contributing substantially to the economic and demographic stagnation of the kingdom throughout the century.